Energia rinnovabile in Europa: raggiunto un nuovo accordo
Le modifiche alla direttiva europea per la transizione energetica
L’importanza delle energie rinnovabili è ormai un tema sempre più comune e sempre più affrontato da tutti noi.
Il loro utilizzo può apportare numerosi benefici per noi e per le generazioni future in quanto la loro caratteristica di essere fonti inesauribili ci permette di non andare incontro a problemi di scorte o approvvigionamento.
Inoltre, l’energia rinnovabile è una fonte pulita che non comporta danni all'ambiente e non rilascia CO2 in atmosfera.
Accelerare sul suo sviluppo sta diventando sempre più impattante nelle economie dei vari paesi mondiali, che stanno lavorando a nuove regolamentazioni, normative e iniziative atte a portare la quota di rinnovabili utilizzate a livelli sempre maggiori.
Proprio in questi giorni, le istituzioni dell’UE hanno raggiunto un accordo sulla nuova direttiva europea per promuovere e regolamentare le risorse rinnovabili, andando a modificare precedenti obiettivi fissati con nuove e più concrete azioni comuni.
Nell’articolo di oggi ti andremo dunque a raccontare di più riguardo questi nuovi accordi raggiunti, esaminando in che modo l’accelerazione verso le rinnovabili verrà applicata nei diversi settori e per la transizione energetica.
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Il contesto europeo
Il 14 luglio 2021 la Commissione europea ha presentato il pacchetto "Pronti per il 55%", con il quale mira ad allineare la normativa UE all’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e a quello di ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
A seguito dello scoppio della guerra russo-ucraina, il 18 maggio scorso è stato inoltre approvato il piano REPowerEU, tramite cui la Commissione ha proposto una serie di ulteriori modifiche per lo sviluppo accelerato delle energie rinnovabili per rispondere rapidamente alla crisi del panorama energetico.
Per tale motivo gli Stati membri UE hanno trovato necessaria la proposta, avanzata da molti, di una revisione del pacchetto “Pronti per il 55%” raggiungendo nuovi accordi comuni per la promozione delle energie rinnovabili e della transizione energetica e climatica.
"Abbiamo raggiunto un compromesso ambizioso. La nuova direttiva rinnovabili è un passo importante nella realizzazione del Green Deal e del REPowerEU", queste le parole della Commissaria europea all'energia Kadri Simson.
Vediamo dunque quali nuovi accordi e direttive UE sono stati presi nei prossimi paragrafi.
I contenuti dell'accordo
L'accordo sulla nuova direttiva mira ad aumentare al 42,5% l'obiettivo Ue al 2030 per la quota di consumi finali di energia elettrica che dovranno essere coperti da fonti rinnovabili.
Attualmente, il contributo delle energie pulite è pari al 32%, percentuale comunque inferiore agli obiettivi che erano stati prefissati, addirittura nel 2021, dalla Commissione europea nel cosiddetto “Pacchetto Clima” (ovvero il 40%).
1. Autorizzazioni più rapide per i progetti
Tra gli elementi del nuovo accordo troviamo l'accelerazione dei permessi per le rinnovabili, aspetto importante che mira anzitutto a evitare e a semplificare una serie comune di ostacoli fino ad oggi riscontrati.
Ma l’obiettivo è anche quello di accelerare la diffusione delle energie pulite nel contesto del piano REPowerEU, ovvero per raggiungere l'indipendenza dai combustibili fossili russi a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Per permettere questo, gli Stati designeranno aree di accelerazione per le energie rinnovabili in cui i progetti beneficeranno di autorizzazioni semplificate, e tali impianti saranno considerati di «interesse pubblico prevalente».
2. Un aiuto ai trasporti
Ulteriori buone notizie riguardano anche il settore dei trasporti, grazie a nuovi accordi che coinvolgeranno tutti gli Stati membri dell’UE.
In questo caso, ogni Stato avrà la possibilità di scegliere tra due obiettivi:
- Raggiungere il 29% di quota di rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030
- Ridurre del 14,5% l’intensità di gas a effetto serra nei trasporti grazie all’uso di fonti rinnovabili
In ogni singolo Paese però, le rinnovabili dovranno contribuire ai consumi del settore con almeno il 5,5% di biocarburanti avanzati, ovvero prodotti da materie prime non alimentari, e carburanti rinnovabili di origine non biologica (come idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno).
3. Sviluppo dell’industria
L'accordo UE prevede infine che l'industria aumenti annualmente dell'1,6% l'uso delle energie rinnovabili.
Il 42% dell'idrogeno utilizzato da ogni Paese membro dovrà difatti provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica entro il 2030 e per il 60% entro il 2035.
L'accordo introduce inoltre la possibilità di ridurre del 20% il contributo dei combustibili rinnovabili di origine non biologica nell'uso industriale a due condizioni:
- Se il contributo degli Stati membri all'obiettivo prefissato dall’UE raggiunge la quota prevista
- Se la percentuale di idrogeno da combustibili fossili consumata nello Stato membro in questione non è superiore al 23% nel 2030 e al 20% nel 2035
Conclusione
Investire sullo sviluppo di energie rinnovabili per alimentare in modo sempre più sostenibile ogni attività e settore è diventata ormai una missione necessaria che prevede il contributo di ognuno di noi.
Puntare sulle rinnovabili non solo permette di raggiungere sempre più indipendenza dalle fonti fossili, e dunque una maggiore salvaguardia del nostro ambiente, ma ci consente di poter vivere su una Terra sana, rigogliosa e pronta ad accogliere tante nuove generazioni e lasciare loro un’eredità da coltivare.
Ognuno di noi è chiamato a far parte di questo cambiamento, e ognuno di noi ha tutti i mezzi necessari affinché questo avvenga.
Dalle piccole azioni quotidiane fino alle più grandi, siamo chiamati ad agire.
Noi di Otovo siamo vicini a tutti coloro che decidono di fare del bene decidendo di passare all’energia solare grazie a un impianto fotovoltaico. Un scelta green, sostenibile e dai mille benefici.
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Produci la tua energia con OtovoDomande frequenti
Cosa prevede il nuovo accordo UE?
La nuova direttiva europea mira a promuovere e regolamentare le risorse rinnovabili andando a modificare precedenti obiettivi fissati con nuove e più concrete azioni comuni.
Quanto coprono oggi le energie rinnovabili?
Ad oggi, le fonti di energia rinnovabile costituiscono il 13,47% della produzione mondiale di energia, una percentuale destinata però a crescere considerevolmente nei prossimi anni.