L’energia rinnovabile ha superato il gas in Europa
I paesi dell’Unione Europea puntano sulle energie pulite
In soli sei mesi il consumo di gas naturale nei Paesi dell’Unione Europea è diminuito del 19,3% rispetto alla media dei 5 anni precedenti.
Un risultato sorprendentemente inaspettato che pone l’UE sulla buona strada per raggiungere uno dei principali obiettivi del Piano REPowerEU, ovvero la riduzione del 15% del consumo di gas per il periodo tra agosto 2022 e marzo 2023, e affrontare una volta per tutte la crisi climatica.
Raggiungere questo traguardo è stato possibile grazie allo sviluppo sempre maggiore di fonti di energia rinnovabili come fotovoltaico, eolico e le biomasse, il cui utilizzo ha un basso impatto ambientale e consente di alimentare il nostro domani in modo green e sostenibile.
In questo nuovo articolo Otovo andiamo ad analizzare i dati emersi dall’ultimo report di Eurostat e a scoprire quale futuro attende lo sviluppo delle energie rinnovabili.
E soprattutto: sarà possibile per l’Europa affrontare l’inverno e dire una volta per tutto addio al Gas Russo?
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Bene, iniziamo!
Gas, il calo dei consumi grazie rinnovabili
Complice sicuramente anche l’inverno mite che stiamo vivendo in tutta Europa, la diminuzione di gas naturale registrata ci pone sempre di più sulla buona strada per il raggiungimento di uno degli obiettivi cardine del REPowerEU.
Quest’ultimo è difatti il Piano ufficiale che la Commissione europea ha presentato lo scorso maggio come risposta alle difficoltà del mercato mondiale dell’energia che sono state causate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
I principali obiettivi dietro il REPowerEU sono quelli di porre fine alla dipendenza europea dai combustibili fossili della Russia e affrontare una volta per tutte la crisi climatica.
Grazie alle misure contenute al suo interno, i Paesi membri si stanno impegnando a raggiungere questi traguardi attraverso la diversificazione dell’approvvigionamento energetico e con una diffusione sempre più ampia delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili.
Proprio riguardo a questi ultimi, il Piano prevede la riduzione del 15% del loro consumo per il periodo tra agosto 2022 e marzo 2023.
Esaminando i dati riportati da Eurostat, nel periodo tra agosto 2022 e gennaio 2023, il consumo di gas naturale è già calato del 19,3% rispetto all’andamento nello stesso periodo dei cinque anni precedenti.
In particolare la riduzione è stata:
- Del 14% ad agosto
- Del 14,3% a settembre
- Del 24,7% a ottobre
- Del 25% a novembre
- Del 12,6% a dicembre
- Del 22,1% a gennaio
Questi ottimi risultati ci dicono che il lavoro e l’impegno che i vari Paesi europei stanno mettendo inizia a portare a concreti cambiamenti.
Grazie agli stoccaggi pieni e ad un inverno mite, oggi il prezzo del gas in Italia si attesta sui 50 euro al megawattora, ovvero ai minimi dal 2021.
Quello previsto per il mese di marzo che ci attende è dunque un calo del 17% per il gas e del 25% per l'elettricità che porteranno a un risparmio annuo di circa 600 euro per ogni famiglia italiana.
L’accelerazione verso le energie rinnovabili
Merito di questi traguardi è senza dubbio l’intensificazione della transizione verde, resa possibile dalle forte accelerazione sul fronte delle energie rinnovabili.
Come abbiamo già affrontato in un nostro precedente articolo, nel 2022 per la prima volta nella storia l’energia eolica e quella solare hanno superato il gas in fatto di generazione di energia elettrica, arrivando a generare il 22% del totale contro il 20% del gas fossile.
Il 2023 si prospetta dunque come un anno di grande crescita per le rinnovabili, e in particolare in Italia, dove i trend di mercato hanno individuato quelle che saranno i focus principali.
Il fotovoltaico, l'agrovoltaico e le batterie
Il fotovoltaico fa sicuramente da padrone per quanto riguarda le fonti pulite e rinnovabili nel nostro Paese, registrando una notevole crescita grazie a sempre più famiglie, industrie e aziende che decidono di installare impianti fotovoltaici.
Per il mercato italiano si prevedono quasi 21 GW di nuovo fotovoltaico dal 2023 al 2026, con una crescita media annua del 17%. Percentuali e numeri che dovrebbero rientrare nei più ampi Piani del REPowerEU che puntano a far sì che in Italia si realizzino 85 nuovi GW di rinnovabili entro il 2030, di cui ben 58 GW di fotovoltaico.
I trend mostrano una forte accelerata verso gli impianti agrovoltaici, che consentono di sfruttare l’energia prodotta dal sole per le attività agricole e per proteggere la biodiversità permettendo un impiego sostenibile di tutte le risorse dei territori.
Nella prima metà del 2023 è inoltre prevista una forte accelerazione nella realizzazione di sistemi di accumulo per gli impianti fotovoltaici, fondamentali per supportare la transizione energetica.
Gli accumulatori fotovoltaici permettono infatti di sfruttare a pieno l’energia prodotta in eccesso da un impianto fotovoltaico, così da soddisfare il proprio fabbisogno energetico limitando l’acquisto di energia dal gestore nazionale e riducendo così gli sprechi e le emissioni di CO2.
Conclusione
Ci stiamo avvicinando sempre di più verso un cambio di rotta del panorama energetico mondiale, grazie a Piani che mirano a supportare la transizione energetica e a beneficiare sempre più delle fonti di energia rinnovabili.
Ci attende un anno propositivo, ma sicuramente ripido e che richiede uno sforzo continuativo da parte di Governi, organizzazioni mondiali e soprattutto dei cittadini.
Anche noi abbiamo infatti la possibilità di contribuire a questo cambiamento, decidendo di fare scelte consapevoli come passare a un impianto fotovoltaico.
Otovo è vicino a chiunque decida di compiere questa rivoluzione, chi si affida a noi ha infatti la certezza di rivolgersi a esperti del settore in grado di fornire informazioni, prodotti eccellenti e tutto il supporto necessario affinché quella che verrà realizzata sia una vera e propria rivoluzione.
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Passa al solare con OtovoDomande frequenti
Che cos’è il gas naturale?
Il gas naturale è una delle principali fonti energetiche globali che fa parte dei combustibili fossili insieme al petrolio e al carbone. È utilizzato per il riscaldamento domestico, la produzione di acqua calda e per alimentare le auto.
Come ridurre la percentuale di gas in Europa?
Per ridurre la percentuale di gas naturale in Europa è necessario passare alle fonti di energie rinnovabili, prime tra tutte il fotovoltaico e l’eolico.